PRIMA DI TUTTO LA PACE da IL MANIFESTO
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
Cultura, Saperi, Università, Dialogo
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PRIMA DI TUTTO LA PACE da IL MANIFESTO

Prima di tutto la pace

Giornata Internazionale della Pace. Marcia della Pace e della Fraternità Assisi, sabato 21 settembre 2024

***  13/09/2024

“Prima di tutto la pace”. Con questo slogan, sabato 21 settembre, ad Assisi, si svolgerà una nuova significativa Marcia della pace. Cento Enti Locali e oltre duecento associazioni di ogni parte d’Italia hanno annunciato la partecipazione. Per la prima volta dopo molti anni, sono stati invitati a partecipare i leader nazionali delle forze politiche e i neoeletti parlamentari europei.

“Contro la follia bellicista e la corsa al riarmo – scrivono i promotori della Fondazione PerugiAssisi – contro tutte le stragi impunite, il cambiamento climatico, l’informazione a senso unico e la censura, ricostruiamo insieme una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta”.

La Marcia di Assisi di svolgerà in occasione della Giornata Internazionale della Pace indetta dall’Onu, nell’immediata vigilia del Summit del Futuro che riunirà a New York i Capi di Stato di tutto il mondo.

Il programma prevede quanto segue:

Ore 9.30 Incontro nazionale delle Costruttrici e dei Costruttori di Pace (Domus Pacis, Assisi, Santa Maria degli Angeli) – Ingresso consentito sino ad esaurimento dei posti

Ore 15.00 Partenza della Marcia da Santa Maria degli Angeli

Ore 17.00 Conclusione della Marcia in piazza del Comune di Assisi

La Marcia è promossa da: Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Rete Nazionale delle Scuole per la Pace, Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Rete delle Università per la Pace (RUniPace) con l’adesione del Comune di Assisi, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia e di numerosi Enti Locali e associazioni.

Incontro nazionale delle Costruttrici e dei Costruttori di Pace
Domus Pacis, Assisi, Santa Maria degli Angeli
Ore 9.30-14.00

Intervengono tra gli altri

Agnese Coppola Negri, Presidente Consiglio Comunale di Baronissi (SA)
Alessandro Saggioro, Coordinatore del Dottorato Nazionale “Studi per la Pace”, Sapienza Università di Roma
Alessia Bettini, Vice Sindaca Comune di Firenze
Alfio Nicotra, Associazione delle ONG Italiane
Aluisi Tosolini, Coordinatore della Rete Nazionale delle Scuole di Pace
Andrea De Domenico, ex Direttore dell’Ufficio Onu per il Coordinamento degli Affari Umanitari nei Territori Palestinesi Occupati (OCHA)
Antonella Di Pietro, Consigliera Comune di Bologna
Benedetta Squitteri, Assessora Comune di Prato
Camilla Laureti, Parlamentare Europea
Carolina Morace, Parlamentare Europea
Dario Tamburrano, Parlamentare Europeo
Emiliano Manfredonia, Presidente Nazionale Acli
Fabiana Cruciani, Dirigente Scolastica dell’ITTS “A. Volta”, Coordinatrice della Rete Nazionale delle Scuole di Pace
Ferdinando Bonessio, Consigliere Roma Capitale
Flavio Lotti, Presidente Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace
Francesca Benciolini, Assessora Comune di Padova
Francesco Tagliaferri, Sindaco Comune di Vicchio (FI)
fratel Antonio Soffientini, Comitato promotore Arena di Pace, Fondazione Nigrizia
Gianfranco Pagliarulo, Presidente Nazionale Anpi
Giulio Marcon, Sbilanciamoci
Giuseppe Giulietti, Fondatore di Articolo 21
Guido Barbera, Presidente del Cipsi
Leoluca Orlando, Parlamentare Europeo
Luisa Addario, Assessora Comune di Corato (BA)
Marco Mascia, Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPce) Università di Padova
Marco Tarquinio, Parlamentare Europeo
Marta Bonafoni, Coordinatrice Segreteria Nazionale del Partito Democratico
Marzia Marchesi, Assessora Comune di Bergamo
Matteo Ricci, Parlamentare Europeo
Maurizio Mangialardi, Vice Presidente Assemblea Legislativa delle Marche
Max Brod, Giornalista approfondimento Rai, No Peace No Panel
Michele Santoro, Pace, terra e dignità
p. Alex Zanotelli, Missionario Comboniano
p. Enzo Fortunato, Coordinatore della Giornata Mondiale dei Bambini
p. Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi
Roberto Reale, Giornalista e scrittore
Silvana Amati, vicePresidente della Fondazione PerugiAssisi
Simone Pizzi, Presidente Consiglio Comunale di Ancona
Stefania Proietti, Sindaca di Assisi e Presidente della Provincia di Perugia
Vittoria Ferdinandi, Sindaca Comune di Perugia
Vittorio Molinari, Assessore Comune di Modena
Walter Massa, Presidente Nazionale Arci
Yousef Hamdouna, Responsabile dei progetti di EducAid nella Striscia di Gaza

Perché prima di tutto la pace

Il 21 Marcia ad Assisi. Fino a qualche tempo fa ci dicevano che presto avrebbero vinto. Ora ci dicono, insieme a Draghi, che dobbiamo sviluppare la produzione di armi e indebitarci per fronteggiare una guerra infinita

Flavio Lotti*  13/09/2024

È una questione di sopravvivenza. Se vogliamo fermare la folle corsa verso la terza guerra mondiale dobbiamo rimettere la pace al primo posto. Non è solo una necessità morale. È una decisione essenziale per la sopravvivenza. Nostra e dei nostri figli, dell’Europa e dell’umanità intera.

Molti governanti, che hanno tra le mani le nostre vite e quella del pianeta, non sanno più cos’è la pace e parlano di guerra come se fosse una partita di calcetto. Intanto il pericolo cresce e si avvicina inesorabilmente. Bomba su bomba, strage dopo strage, massacro dopo massacro. Nel 2014 si combatteva nel Donbass. Oggi i missili esplodono a Kiev e a Mosca. Da un anno assistiamo alla carneficina di Gaza e ora temiamo il peggio in Cisgiordania e nel resto del Medio Oriente. È un’escalation continua. Di questo passo, quello che vediamo malvolentieri in tv domani saremo costretti a viverlo nelle nostre città.

Fino a qualche tempo fa ci dicevano che presto avrebbero vinto. Ora ci dicono, insieme a Draghi, che dobbiamo sviluppare la produzione di armi e indebitarci per fronteggiare una guerra infinita. Non ci sono soldi per rimettere in piedi il nostro sistema sanitario, per assicurare una pensione dignitosa a ciascuno, per sostenere le famiglie in difficoltà, per dare un’educazione e un lavoro adeguato alle nuove generazioni, per affrontare le catastrofi climatiche e accelerare la transizione ecologica. Non ci sono soldi. Tranne che per la guerra, per le armi, per i missili, per i contractors che stanno arricchendo tutte le lobby, le mafie e i mercanti di morte. È questo che vogliamo anche nella prossima legge di bilancio?

Prima di tutto la pace non è uno slogan per anime belle ma il solo principio guida di tutte le decisioni politiche e sociali che può aiutarci a trasformare il futuro che incombe.
Mettere al primo posto la pace vuol dire mettere da parte tutti gli altri interessi, a partire da quelli che ci hanno trascinato in una guerra permanente di tutti contro tutti.
Mettere la pace sopra ogni altra cosa è responsabilità di tutti: governanti, politici, istituzioni, società civile, cittadini. Perché ciascuno di noi ha la possibilità di fare pace, ovunque, in ogni attimo della giornata.

C’è stato un tempo, dopo la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dal nazifascismo, in cui lo sapevano tutti. Oggi non è più così. Per questo in tanti stanno soffrendo. Per questo siamo in grande pericolo. Per questo, sabato 21 settembre, nella Giornata mondiale della Pace, alla vigilia del Summit del Futuro dell’Onu, ti invitiamo a venire ad Assisi. Solo rimettendo la pace al primo posto riusciremo a salvarci. Il giorno dopo non servirà a niente manifestare. Se lo sai anche tu, non mancare. Diciamolo insieme forte e chiaro: prima di tutto… la pace!

* Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace

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