RETORICA E RIARMO, CINA E COREA DEL NORD RISPONDONO A BIDEN da IL MANIFESTO
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RETORICA E RIARMO, CINA E COREA DEL NORD RISPONDONO A BIDEN da IL MANIFESTO

Retorica e riarmo, Cina e Corea del Nord rispondono a Biden

Asia/Usa. I nuovi piani Usa anticipati dal «New York Times» generano allarme in Asia orientale. Toni duri da Pyongyang, dove lo status atomico è «irreversibile». E la Cina espande il suo arsenale pensando a Taiwan e Filippine

Lorenzo Lamperti, TAIPEI  25/08/2024

Razzi, missili, un po’ di retorica e tanta corsa al riarmo. L’Asia orientale reagisce alla nuova strategia nucleare approvata dall’amministrazione Biden che, come anticipato nei giorni scorsi dal New York Times, per la prima volta mette al centro lo sviluppo militare cinese e il possibile coordinamento tra Pechino, Russia e Corea del nord.

Proprio da Pyongyang è arrivata la risposta più dura. «Rafforzeremo con tutti i mezzi la nostra forza strategica e la capacità nucleare, per controllare ed eliminare ogni tipo di sfida alla sicurezza che potrebbe derivare dalla revisione del piano di Washington», ha dichiarato la ministra degli Esteri Choe Son-hui ai media statali. Il regime di Kim Jong-un si definisce «profondamente preoccupato» e avverte: «Non importa quanto il governo americano esageri la cosiddetta minaccia nucleare di altri paesi, ci rafforzeremo per assicurare la difesa della sovranità».

NEL SETTEMBRE 2022, la Corea del nord ha rivisto la sua dottrina nucleare, sancendo il diritto ad attacchi preventivi in caso di minaccia imminente. Non solo: lo status nucleare è stato definito «irreversibile». Un messaggio soprattutto all’esterno, rafforzato dopo la firma dell’accordo di mutua difesa con Vladimir Putin. Il nuovo piano americano sarà usato come giustificazione per ampliare ulteriormente il proprio arsenale e, con ogni probabilità, alzare il tiro delle manovre militari. Tra gli esperti, c’è chi paventa un possibile nuovo test nucleare a cavallo delle presidenziali statunitensi.

Della strategia Usa si parla molto anche in Cina, dove l’ampliamento dell’arsenale nucleare procede spedito da tempo, anche se il numero di testate resta molto inferiore rispetto a quelle di cui sono dotate Washington e Mosca. Nella retorica di Pechino, l’enfatizzazione della «minaccia cinese» è funzionale a mantenere uno «status egemonico». Secondo il tabloid nazionalista Global Times, «lo sviluppo nucleare della Cina seguirà il proprio ritmo, che non sarà influenzato dall’interferenza degli Stati uniti. Si tratta di una misura necessaria per la Cina, in un contesto internazionale complesso, per salvaguardare la propria sicurezza nazionale e integrità territoriale».

Il riferimento implicito è a Taiwan e al mar Cinese meridionale. Proprio ieri, le Filippine hanno accusato l’esercito cinese di aver lanciato dei razzi contro uno degli aerei di Manila nei pressi delle acque contese. Lo sviluppo dell’arsenale cinese viene giustificato dal governo anche come «deterrenza» nei confronti delle azioni americane a sostegno di Taipei e delle Filippine, a cui Washington è peraltro legata da un trattato di mutua difesa.

ANCHE GLI ALLEATI DEGLI USA iniziano a valutare con meno timidezza un possibile riarmo nucleare. È il caso della Corea del sud. Un recente sondaggio del Korea Institute for National Unification, affiliato al governo di Seul, ha rilevato che il 66% degli intervistati ha espresso «sostegno» o «forte sostegno» allo sviluppo di un deterrente nucleare indipendente. Per la prima volta, i sudcoreani preferiscono il possesso di armi atomiche nazionali al ricorso alle truppe statunitensi.

Washington si è sempre opposta a un possibile arsenale nucleare di Seul. Per placarne i timori, negli scorsi anni Biden ha ampliato il cosiddetto «ombrello nucleare» a protezione della Corea del sud, dove però iniziano a pensare di dover fare da soli. Nel frattempo, anche il Giappone valuta la riforma della costituzione pacifista per menzionare esplicitamente le forze di autodifesa e stabilire una clausola che consenta di estendere i mandati dei deputati in caso di emergenza nazionale.

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