ITALIA: QUALITÀ DELLA VITA da CORSERA
Qualità della vita, Parma conquista il primato: la classifica delle migliori province in cui vivere
Diana Cavalcoli 14 novembre 2021
Qualità della vita spiccano le città del Nord: da Bologna a Milano
La si potrebbe chiamare la rivincita delle città del Nord. Sono infatti le metropoli settentrionali a conquistare i primi posti della classifica sulla qualità della vita calcolata tra le 107 province d’Italia. L’indagine, condotta da ItaliaOggi e dall’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, mostra infatti come le prime 5 posizioni siano dominate da province del Nord. Nove le dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione formazione capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero. Ma vediamo in dettaglio quali sono le migliori città e province in cui vivere.
Ai vertici: Parma, Milano quinta
Il primato di provincia in cui si vive meglio? Spetta a Parma che nella scorsa edizione dello studio si trovava al 39° posto. Nel dettaglio Parma si è piazzata nel gruppo dei migliori territori in 4 dimensioni su 9. Dal reddito, al tempo libero passando per lavoro e sicurezza. Nella classifica generale seguono Trento, Bolzano, Bologna e Milano che si piazza al quinto posto.
Il caso di Roma
Nella classifica generale spicca in negativo il piazzamento di Roma. La Capitale è l’unica tra le grandi città ad essere fuori dal gruppo delle migliori province, in più la città eterna perde quattro posizioni dalla rilevazione precedente: passa dal 50 al 54esimo posto.
In fondo alla classifica
Ultimi posti invece per province come Siracusa, Foggia, Napoli e Crotone che chiude la classifica sulla qualità della vita. A pesare sul risultato negativo è la componente legata ai servizi. Nel caso di Crotone incidono i fattori: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, tempo libero.
La reazione a Covid-19 e il post pandemia
L’indagine 2021 mette poi in luce le differenze in termini di resilienza alla crisi pandemica e segnala «una forte ripresa che ha caratterizzato le province del Centro-Nord appartenenti al cluster Metropoli». È la prima volta per le province di questo raggruppamento. In sintesi, le grandi aree urbane del Centro-Nord hanno mostrato la maggiore resilienza tanto che la ripresa parte oggi dai grandi sistemi urbani del centro-nord.
Affari e lavoro
Se si guarda alle «sotto-classifiche» emergono poi elementi interessanti. In termini di Affari e Lavoro infatti al primo posto si colloca Bolzano, seguita da Bologna , Fermo, Trento e Cuneo. Tra le 33 province comprese nel gruppo di testa (erano 32 lo scorso anno) 6 appartengono al Nord-ovest in linea con i risultati riscontrati nella classifica generale che attesta le buone performance delle città settentrionali. Chiudono la classifica Agrigento, Napoli, Caserta, Vibo Valentia e Crotone.
Ambiente
La classifica Ambiente vede invece in testa Reggio Emilia seguita da Pordenone, Mantova e Parma. In quinta posizione troviamo Lodi. Se Milano si colloca 11 esima Roma la si ritrova solo in fondo alla classifica, in 76 esima posizione. Chiudono la classifica Ambiente: Taranto, Messina, Siracusa, Crotone e Catania.
La sicurezza: Milano ultima
Se si guarda alla Sicurezza delle province il quadro cambia ancora. Ad esempio Aosta si piazza al primo posto nella classifica della sicurezza, scalando 11 posizioni rispetto alla passata edizione dell’indagine. Sul podio seguono Rieti, Potenza e Pordenone. Roma è 101 esima mentre chiude la classifica Milano al 107esimo posto.
Il disagio sociale
L’indagine analizza anche la dimensione del disagio sociale e personale nelle 107 province italiane. Tra i fattori valutati: gli incidenti sul lavoro, i tasso di suicidi, la disoccupazione. La provincia capofila è Matera, che scala 53 posizioni rispetto allo scorso anno, seguita da Agrigento e da Avellino, Salerno e Caserta. In particolare Agrigento ha scalato in un solo anno 90 posizioni in classifica. Chiudono la classifica Sicurezza sociale: Udine, Prato, Rimini, Forlì-Cesena e Ancona.
Istruzione e formazione
Se si guarda a Istruzione e formazione spicca Trieste che si classifica in prima. A seguire altre tre province del nord est, Bologna, Trento e Milano, che confermano gli eccellenti piazzamenti già conseguiti nelle due passate edizioni. In fondo invece Oristano, Trapani, Caltanissetta e Crotone.
Il sistema salute
In termini di sistema Salute si conferma Isernia al primo posto seguita da Ancona Catanzaro e Terni. Chiudono invece la classifica Fermo, Gorizia, Barletta-Andria-Trani, Vibo Valentia e, a sorpresa ,Trento che si piazza 107esima principalmente per mancanza di dati.
Tempo libero e Turismo: Siena prima, ultima Crotone
Siena strappa il podio della classifica Tempo libero e Turismo seguita da Rimini, Aosta e Verbania- Cusio-Ossola. Incide la diffusione e qualità di agriturismi, alberghi, ristoranti, cinema e palestre. Chiudono la classifica invece Enna, Caserta, Caltanissetta e Crotone.
Reddito e ricchezza: Milano la più ricca, Crotone la più povera
Ma quali sono le province più ricche? Per scoprirlo basta guardare la classifica su Reddito e ricchezza che comprende il reddito medio annuale pro capite, il reddito medio annuale pro capite dei lavoratori dipendenti, le pensioni medie e la ricchezza patrimoniale. In testa troviamo così Milano seguita da Trieste, Bologna, Parma e Bolzano. Le province ‘più povere’ sono invece Cosenza, Catania, Agrigento, Napoli e Crotone.
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