APPELLO PER LA SALVAGUARDIA E LA RIGENERAZIONE DEI PAESI
Il 9 aprile scorso la Cabina di regia, istituita presso il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio, ha approvato il Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne. Lo ha fatto senza una reale partecipazione né consultazione dei territori.
Il Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne dovrebbe guidare le misure atte ad affrontare i fenomeni dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione, la rarefazione sociale e produttiva e le disuguaglianze nell’accesso ai servizi, cioè ai diritti fondamentali alla salute, all’istruzione, alla mobilità e così via. Ma nonostante gli obiettivi annunciati, il Governo si è limitato a recepire acriticamente e passivamente il contributo del CNEL che ha suddiviso le aree sulla base di “obiettivi demografici” e del CENSIS, che ha classificato le aree sulla base della struttura demografica, delle dinamiche economiche, delle infrastrutture e dei servizi essenziali presenti.
In questi studi, Comuni delle aree interne vengono suddivisi in quattro categorie, che nel Piano governativo si traducono in quattro tipologie di obiettivi:
– quelli dove si può auspicare un’inversione di tendenza relativamente alla popolazione;
– quelli in cui è ipotizzabile una ripresa delle nascite;
– quelli dove si può solo sperare in un contenimento della riduzione delle nascite, senza rassegnarsi allo scenario peggiore;
– e, infine, i comuni in cui si può puntare soltanto ad un “accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile”.
A parte l’uso violento del termine “irreversibile”, ci si chiede come sia possibile misurare la condizione delle aree interne utilizzando gli stessi indicatori del modello che le ha marginalizzate, se si usano i parametri della crescita, della competitività, dell’attrattività ecc. Si salvano solo i territori che contribuiscono alla Grande Macchina del profitto?
Queste aree – dice il Piano – non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma non possono nemmeno essere abbandonate a sé stesse: “Hanno bisogno di un piano mirato che le possa assistere in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento in modo da renderlo socialmente dignitoso per chi ancora vi abita”. In pratica un accompagnamento alla buona morte, un’eutanasia dei paesi. E ricordiamo che le ultime due categorie – quelle della proclamata condanna all’irreversibilità – comprendono comuni collocati quasi totalmente nel Sud della Penisola, dai monti Sibillini in giù, per tutta la fascia appenninica, fino alla Sicilia e alla Sardegna. In pratica, una cristallizzazione e un aggravamento delle disparità territoriali e, di conseguenza, delle disuguaglianze sociali.
Di fronte a questa analisi, assunta a strumento politico di governo, i Comuni delle aree interne, le loro comunità e le loro espressioni democratiche e civili non possono restare in silenzio. Noi intellettuali, studiose e studiosi delle aree interne, consci della funzione culturale e civile che ci è assegnata, lanciamo un appello alle istituzioni nazionali e regionali per una revisione del piano strategico per le aree interne e ci mettiamo a disposizione dei territori per una mobilitazione contro l’ipotesi governativa, per il riconoscimento del patrimonio territoriale presente nei piccoli comuni italiani, presidi di territori fragili, depositi di risorse, umanità e virtù civiche preziose anche per affrontare la crisi generale della società contemporanea. Proponiamo ai Comuni italiani di discutere e approvare nei rispettivi consigli comunali ordini del giorno che stigmatizzino le analisi e le previsioni del Piano nazionale e ribadiscano la necessità di una vera strategia di sostegno e di rilancio per le aree interne del Paese.
Per adesioni scrivere all’indirizzo <officinasaperi2016@gmail.com>, indicando nome, cognome, ente di afferenza, qualifica o professione.
1) Rossano Pazzagli, Università del Molise, direttore Scuola dei Piccoli Comuni
2) Ilaria Agostini, Università di Bologna, urbanista
3) Piero Bevilacqua, Università La Sapienza Roma, storico
4) Enzo Scandurra, Università La Sapienza Roma, urbanista
5) Vito Teti, Università della Calabria, antropologo e scrittore
6) Tomaso Montanari, Rettore Università per stranieri di Siena
7) Giuseppe Dematteis, Politecnico di Torino, presidente associazione Dislivelli
8) Antonella Tarpino, vicepresidente Fondazione Nuto Revelli
9) Marco Revelli, politologo
10) Angela Barbanente, Politecnico di Bari, urbanista
11) Ottavio Marzocca, Università di Bari, presidente Società dei Territorialisti/e
12) Franco Arminio, poeta
13) Tonino Perna, Università di Messina, economista
14) Giacomo Cazzato, sindaco di Triggiano Presidente aree interne Sud Salento (LE)
15) Domenico Cersosimo, Università della Calabria, economista
16) Pietro Clemente Università di Firenze, antropologo
17) Laura Marchetti, Università di Reggio Calabria, antropologa
18) Battista Sangineto, Università della Calabria, archeologo
19) Fulvio Librandi, Università della Calabria, antropologo
20) Vanni Attili, Università La Sapienza Roma, urbanista
21) Lidia Decandia, Università La Sapienza Roma, urbanista
22) Alberto Budoni, Università La Sapienza Roma, vicepres. Società dei Territorialisti/e
23) Elisa Veronesi, Université Côte-d’Azur-Nice, italianista
24) Barbara Pizzo, Università La Sapienza Roma, urbanista
25) Daniele Vannetiello, Università di Bologna, urbanista
26) Alberto Ziparo, Università di Firenze, urbanista
27) Pino Ippolito Armino, saggista
28) Ferruccio Rizzi, membro Terre Nostre, Salviamo il Paesaggio, Attac Italia
29) Roberto Budini Gattai, Università di Firenze, laboratorio politico perUnaltracittà
30) Giovanni Menchetti, agricoltore
31) Loretta Mussi, medico di sanità pubblica, esecutivo Comitati contro l’autonomia differenziata
32) Elisabetta Confaloni, filosofa
33) Jacques Anglade, ingegnere idraulico e carpentiere
34) Federico Butera, Politecnico di Milano, sociologo
35) Carmine Nardone, presidente Futuridea
36) Helen Ampt, traduttrice
37) Michele Rea, ingegnere
38) Leonardo Rombai, Università di Firenze, geografo
39) Giuseppe Saponaro, Pontificia Università Antonianum, filosofo
40) Paolo Favilli, Università di Genova, storico
41) Eugenio Conti, Università La Sapienza Roma, dottorando
42) Ornella De Zordo, Università di Firenze, laboratorio politico perUnaltracittà-Firenze
43) Franco Matteoni, ingegnere, pres. Associazione per lo sviluppo turistico di Torri, Sambuca Pistoiese
44) Daniel Bartement, Université Paul-Valéry Montpellier 3, geografo
45) Carlo Carbone, Università di Firenze, urbanista
46) Giacomo Sanavio, progettista strategie aree interne
47) Maria Gemma Urbani, Rete dei comitati per la difesa del territorio
48) Luca Muscarà, Università del Molise, storico della geografia
49) Marco Filippeschi, dir. ALI Autonomie locali italiane e Rete dei Comuni Sostenibili
50) Franco Cambi, Università degli Studi di Siena, archeologo
51) Rita Salvatore, Università di Teramo, sociologa rurale, pres. Slow food Abruzzo
52) Massimo Rovai, Università di Pisa, professore di Estimo e valutazione
53) Mirco Di Sandro, Università La Sapienza Roma, precario della ricerca
54) Marco Marchetti, Università La Sapienza Roma, chair Urban forestry & landscape
55) Elina Gugliuzzo, UniPegaso-Napoli, storica
56) Giuseppe Barbera, Università di Palermo, professore di Colture arboree
57) Marisa Meli, Università di Catania, Borghi più belli d’Italia in Sicilia
58) Vincenzo Carbone, Università Roma Tre, sociologo
59) Dianella Pez, Liceo scient. Cervignano del Friuli (UD), docente
60) Fausto Carmelo Nigrelli, Università di Catania, urbanista
61) Katia Ballacchino, Università degli Studi di Salerno, antropologa culturale
62) Paolo Coppari, Istituto Storico di Macerata, coord. Cantieri Mobili di Storia
63) Carmelo Antonuccio, Università di Catania, dottorando e architetto
64) Marco Bersani, operatore sociale, attivista e scrittore
65) Franco Gianasso, associazione Archivio 68 Sondrio
66) Rossella Rossi, agricoltrice, vicepres. Istituto Oikos, Milano
67) Danilo Cognigni, fotografo e studioso di semiotica visuale
68) Luca Barbarossa, Università di Catania, urbanista
69) Rosario Antonio Zammuto, resp. Risk in Cassa Di Previdenza CNPR
70) Alessandra Corrado, Università della Calabria, sociologa
71) Vito Martelliano, Università degli Studi di Catania, urbanista
72) Paolo Cifolelli, docente, pres. MirorAps (IS)
73) Gennaro Parlato, Università del Molise, informatico
74) Roberto Carluccio, veterinario, pres. ANPI Termoli, Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune
75) Gigino D’Angelo, già Sindaco di Montefalcone nel Sannio (CB)
76) Italo Di Sabato, coord. Osservatorio Repressione, Casa del Popolo di Campobasso
78) Franco Novelli, Campobasso
79) Marcella Stumpo, Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra
90) Claudio Greppi, Università di Siena, geografo
91) Marilena Natilli, Comune di Gildone (CB)
92) Nicola Valentino, CGIL Molise, INCA CGIL Isernia, Coordinamento NO PIZZONE II
93) Francesco Bottone, giornalista professionista
94) Luigi Famiglietti, Università di Cassino, docente di diritto degli enti locali
95) Umberto Berardo, docente di lettere
96) Manuela Geri, ex dir. Ecomuseo della Montagna Pistoiese
97) Domenico Palazzo, consigliere federale Europa Verde per il Molise
98) Candido Paglione, sindaco di Capracotta, pres. Uncem Molise
99) Alessio Mastromonaco, casaro
100) Giovanna Vecchio di Montepaone, divulgatrice culturale, poetessa
101) Francesco Trane, Roma, pensionato
102) Stefania Emmanuele, ass. cult. Gennaro Placco, Museo etnico Arbëresh, sociologa
103) Franco Belmonte, dir. reg. Calabria di CIA-Agricoltori Italiani
104) Alessandro Sebastiano Citro, docente di scuola secondaria superiore, Cosenza
105) Lucio Brunetti, Università del Molise, fisico
106) Domenico De Simone, pensionato
107) Giovanni Germano, architetto, pres. APS La Terra e coord. “Cammina, Molise!”
108) Ferdinando Trapani, Università di palermo, urbanista
109) Silvano Privitera, coord. Forum Aree interne nell’ ambito Area interna di Troina (Sicilia)
110) Mino Dentizzi, geriatra
111) Pino De Seta, tecnico ambientale, coord. progetti di cooperazione internazionale
112) Paola Orenga
113) Alberta Massenzio, insegnante di scuola primaria
114) Fabio Sforzi, Università di Parma, economista
115) Francesco Martino
116) Erica Balduzzi, reporter freelance, progetto Montanarium
117) Eleonora Greco, Università Telematica Pegaso, dottoranda, pedagogista
118) Maria Teresa Renzo, attivista, pres. Associazione Le case di Igea, Atena Lucana (Sa)
119) Fausta Garavini, Università di Firenze, scrittice e linguista
120) Antonio Di Lalla, rivista La Fonte
121) Lucilla Parisi
122) Francesco Simonelli, cantautore e studente
123) Aldo Camporeale, professore di Economia agraria e dell’assetto territoriale
124) Nicola Giudice, docente, Ivrea
125) Renzo Lecardane, Università di Palermo, professore di Composizione architettonica e urbana
126) Giovanni Antonio Sanna, SIMTUR , vicepres. GAL Logudoro Goceano
127) Franca Peluso
128) Scilla Cuccaro, Università di Firenze, urbanista
129) Carlo Cellamare, Università La Sapienza Roma, urbanista
130) Augusta di Giorgi, avvocato specialista in diritto e gestione dell’ambiente
131) Antonietta Cozza, consigliere comunale e delegata cultura, Comune di Cosenza
132) Maria Angela Presta, funzionario Politiche di coesione
133) Michele Ponzio, docente, già assessore Comune di Favignana
134) Rossella Traversa giornalista e scrittrice
135) Roberta Curiazi, Università di Udine, economista e geografa economico-politica
136) Rossana Di Fazio, enciclopediadelledonne.it
137) Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia, geologo
138) Roberta Cevasco, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ecologa storica
139) Piero Zizzania, Università di Napoli Federico II, architetto e dottorando
140) Laura Di Tommaso, Università di Napoli Federico II, dottoranda
141) Barbara Catalani, architetto, già assessore Sviluppo politiche culturali, Comune di Follonica
142) Fabrizio Ferreri, Università di Catania, filosofo e sociologo
143) Renza Bertuzzi, resp. rivista ” Professione docente”
144) Francesca Conti, Università La Sapienza Roma, dir. rivista “La Città invisibile”
145) Stefania Cannarsa, docente
146) Alberto Di Cintio, Università di Firenze, Fondazione Italiana Bioarchitettura
147) Rosario Grillo, docente di Filosofia e Storia
148) Ramon La Torre, architetto libero professionista
149) Rossano Di Nicola, RSU Frigor box International
150) Franc Arleo, geosofo, dir. collana di Geosofia per AnimaMundi
151) Leo Bolliger, architetto, Attac Piacenza e Aps Convivio
152) Francesco Galli, Iuav, architetto e dottorando
153) Achille Flora, Università della Campania L. Vanvitelli, economista
154) Germana Facchini, pedagoga
155) Antonella Iammarino, antropologa e giornalista
156) Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia
157) Serena Milano, direttrice Slow Food Italia
158) Paolo Baldeschi, Università di Firenze, urbanista
159) Maria Carla Baroni, resp. naz. Territorio e ambiente, Partito Comunista Italiano
160) Associazione nazionale Slow Food Italia APS
161) Maria Teresa Scarlato, pensionata
162) Angelo Ferrari, architetto urbanista
163) Daniela Mongiardini, insegnante scuola media
164) Estella MIlianti
165) Anna Landi, Università degli Studi di Salerno, fondatrice Italia Minore si Svela
166) Marcello Gentile, ingegnere aerodinamico
167) Michele Conìa, sindaco di Cinquefrondi (RC), consigliere città metropolitana Reggio Calabria
168) Luigi Meconi, Società dei territorialisti/e
169) Maria Alberta Massenzio, insegnante scuola primaria
170) Maria Valente, pensionata
171) Amerigo Cuglietta, già sindaco di Cleto (CS)
172) Pierino Di Tella, assessore Comune di Capracotta (IS)
173) Maria Giovanna Mustillo
174) Domenico Falconieri, pensionato
175) Gemma Reggimenti, docente scuola d’infanzia
176) Giovanni Pollice, ex dirigente nazionale del sindacato
176) Michele Petraroia, Anpi nazionale
177) Dario De Renzis, farmacista
178) Francesco Vespasiano, Università degli studi del Sannio, sociologo
179) Giuseppe Donnarumma, Comune di Montoro, ingegnere
180) Cristina Ghirardini, Università di Trento, etnomusicologa
181) Maria Antonia Schillaci, Università di Catania, Forum Area Interna (Troina)
182) Enrico Bettini, architetto
183) Simona Bertini, ONDA
184) ONDA, Organismo Nazionale Difesa Alberi
185) Giancarlo Schiavone, architetto, pres. Pro Loco Buccino Volcei APS
186) Antonino Prizzi, architetto e pianificatore del paesaggio
187) Sergio Vellante, Seconda Università di Napoli (SUN), Economista Agrario
188) Rina Cervi, orientatrice e formatrice, Reggio Emilia
189) Angelo M. Cirasino, Università di Firenze e Società dei Territorialisti/e
190) Paola Grillo, insegnante
191) Pino Bertelli, fotografo
192) Francesco Bevilacqua, avvocato, scrittore e giornalista
193) Maria Martone, Università Sapienza di Roma, architetta
194) Alessandra Ventura, docente
195) Bruno Pino, giornalista
196) Mario Mele, docente di discipline turistiche
197) Francesco Giovannangelo, musicista, docente
198) Agnese Turchi, Università Napoli Federico II, urbanista e attivista
199) Eugenio Celestino, capogruppo in Consiglio comunale di Longobucco (CS)
200) Monica Bolognesi, Politecnico di Bari, ricercatrice
201) Centro culturale franco-italiano, Muro Lucano
202) Antonio Ciaschi, Università LUMSA, geografo
203) Carlo A. Gemignani, Università di Parma, geografo
204) Antonio Montesanti, ceramista
205) Marina Giglio, medico veterinario ASL
206) Manuel Vaquero Piñeiro, Università degli Studi di Perugia, storico dell’economia
207) Giulia Vincenti, Università degli Studi di Messina, geografa
208) Maria Paola Bordati, impiegata, ass. La Fierucola
209) Erminia Irace, Università degli Studi di Perugia, storica
210) Paolo Piacentini, pres. onorario Federtrek
211) Matteo Felitti, Università di Napoli Federico II, ingegnere
212) Sara Carallo, Università Rome Tre, geografa
213) Vincenzo Landi, libero professionista nel settore ingegneristico
214) Flaviano Lavia, massofisioterapista, perito agrario
215) Ottavio Lalli, medico veterinario specialista
216) Marino Trizio, pres. associazione Città Plurale
217) Maria Teresa Capozza, docente
218) Lucia Giovannetti, insegnante
219) Marco Giovagnoli, Università degli Studi di Camerino, sociologo
220) Alessandro Aceto, resp. Servizio legale Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
221) Lorenzo Coia, già presidente Provincia di Isernia, sindaco di Filignano (IS)
222) Maria Rosaria Gioffrè, docente, francesista
223) Franca Crocetto
224) Sarah Rosa Torregrossa, architetto
225) Francesco Di Rienzo, presidente ETS Amici di Capracotta APS
226) Associazione politico-culturale La Strada, Reggio Calabria
227) Saverio Pazzano, consigliere comunale di Reggio Calabria, insegnante e scrittore
228) Vanessa Gagliardi, docente
229) Antonio Maio, architetto e docente
230) Ester Mura, insegnante di scuola superiore
231) Associazione nazionale Città del vino
232) Luca Giuliani, archivista, ex vice sindaco Comune di Castel Viscardo (TR)
233) ASD Polisportiva di Castel Viscardo (TR)
234) Maria Teresa Cartisano, docente di scuola superiore
235) Pasquale Dragonetti, ingegnere, Associazione Terra Mediterranea
236) Emiliano Biscaro, ingegnere
237) Silvia Giandoriggio, architetta e attivista
238) Stefania Stefanini, La bancarella Editrice, Piombino
239) Stefano d’Atri, Università di Salerno, storico
240) Andrea Vento, docente, GIGA-Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
241) Laura Santoro
242) Danilo Emo, architetto
243) Linda Terenzi, Università di Firenze, ricercatrice
244) Grazia Degl’Innocenti, architetto
245) Antonietta Di Vito, MIM, docente, antropologa, scrittrice
246) Letizia Papi, insegnante e cantante
247) Francesco Cancellieri, pres. AssoCEA Messina APS, Ingegnere
248) Alessandro Camerini
249) Giuseppe Chiarillo, ex sindaco di Galliera (BO)
250) Danilo Gorga, vicepres. Slow Food Campania
251) Anna Kauber, documentarista
252) Tiziano Cardosi, No Tunnel Tav Firenze, ex ferroviere
253) Addolorata Cormano, docente geografia economica scuola secondaria superiore
254) Giuseppe Riccobono, docente, GIGA Gruppo Insegnanti Geografia Autorganizzati
255) Donatella Rosati, analista programmatrice
256) Giovanni Spinelli, pubblicista, ASA-Associazione stampa agroalimentare, ref. Campania
257) Angela Greco AnGre, poeta
258) Mario Lusi, giurista ambientale
259) Aurelio Francesco Madeo, ex dirigente scolastico, poeta
260) Stefania Marini, Università Iuav di Venezia, architetto
261) Giuseppe Magarò, avvocato
262) Rodrigo Andrea Rivas, giornalista
263) Angelo Milo
264) Roberta Pizzullo, docente
265) Flavio Pascarosa, avvocato, già consigliere comunale Atripalda (AV)
266) Carmen Silva Castagnoli, geografa
267) Marina Boscaino
268) Marina Castiglione, Università degli Studi di Palermo, dialettologa
269) Daniela Poli, Università di Firenze, urbanista
270) Salvatore Capasso, Riabitare l’Italia
271) Mariachiara Santone, archeologa, Casa del popolo Campobasso
272) Raffaella Lalli, farmacista
273) Maria Angela Astore, insegnante di liceo
274) Katia Fabbricatti, Università di Napoli Federico II, architetto
275) Teresa Maradei, dottore forestale, manager dei sistemi territoriali e aree interne
276) Giovanni Scarfò, pres. Centro studi, ricerche e formazione “Francesco Misiano”
277) Romina Deriu, Università di Sassari, sociologa
278) Anna Albano, insegnante
279) Franco Repeti, cooperativa sociale Croce del Sud
280) Antonio Piangiolino, già assessore Comune di Acquaviva delle Fonti (BA), ASSI-RECOVERY SUD
281) Angela Vitullo, docente, ref. Borghi della Lettura per Montagano (CB)
282) Federico Massimo Ceschin, pres. SIMTUR, ambasciatore del patto europeo per il clima
283) Riccardo Pasqualin, saggista
284) Dario Donatini, docente di geografia economica
285) Laura D’Angelo, Università del Molise, critico letterario, scrittrice
286) Dina Caligiuri, architetto, docente alle scuole superiori
287) Raffaella Vono, docente
288) Rita Campioni, docente, Comitati No Autonomia Differenziata
289) Mosè Antonio Troiano, sindaco di San Paolo Albanese (PZ)
290) Franco Festa, docente e scrittore
291) Laura Manganaro, pres. sezione Italia Nostra-Firenze
292) Antonio Troisi, Università del Sannio, fisico
293) Italia D’Acierno, segretaria CdLT CGIL Avellino
294) Eloisa Gizzi, architetto
295) Associazione Give Back Giovani Aree Interne APS
296) Antonella Russo, operatore culturale
297) Maria Pecoraro, scenografa e operatrice sociale
298) Rosalia Rizzo, funzionario Comune di Palermo
299) Salvatore Settecasi, architetto
300) Roberto Sullo, pres. Give Back Giovani Aree Interne APS
301) Associazione La Fierucola, Fiesole (FI)
302) Maria Romana Picuti, Università La Sapienza Roma, archeologa
303) Visenta Iannicelli, già dirigente Roma Capitale
304) Anna Cocchi, ANPI, già sindaco di Anzola Emilia (BO)
305) Mariano Genovese, architetto
306) Slow Food Toscana aps
307) ActionAid Italia
308) Alessandro Di Loreto
309) L’Eco dell’Alto Molise e Vastese, testata giornalistica
310) Laboratorio politico perUnaltracittà, Firenze
311) Costantino Leuci, docente, ref. Slow Food Matese, consigliere comunale Piedimonte Matese
312) Federico Di Cosmo, Politecnico Milano, docente di Architettura del Paesaggio
313) Margherita Ciervo, Università di Foggia, geografa economico-politica
314) Marco Gargano, psicologo
315) Laura Bonomi Ponzi, archeologa
316) Giovanni Moriello, docente
317) Giuliana Tocco, già Soprintendente Beni Archeologici, pres. ass. Antica Volcei, Buccino (SA)
318) Paolo Ferloni, Università di Pavia, chimico
319) Cristiano Lucchi, dir. rivista Fuori Binario
320) Corradino Guacci, pres. Società italiana per la storia della fauna, Giuseppe Altobello
321) Società italiana per la storia della fauna, Giuseppe Altobello
322) Leandro Janni, presidente Italia Nostra Sicilia
323) Nicholas Tomeo, Università del Molise, ricercatore e docente
324) Celeste Mantegna, Università del Molise, ricercatrice
325) Francesco Violante, Università di Bari, storico
326) Luigi Scognamiglio, Università di Napoli Federico II, ingegnere
327) Vincenzo Fundone, fotografo, pres. Archeoclub Melfi
328) Antonio Giuseppe Ottaviano, geometra
329) Roberto De Marco, geologo, già dir. Servizio sismico nazionale, Presidenza del Consiglio dei Ministri
330) Oliviero Resta, Aps Il cammino di Dante
331) Andrea Ferrannini, ARCO , Fondazione PIN, ricercatore
332) Francesco Maria Massetti
333) Pino Fabiano, giornalista, Cotroneinforma OdV
334) Roberto Guido, giornalista e scrittore
335) Massimiliano Guerrieri, docente di geografia scuola secondaria
336) Valeria Monno, Politecnico di Bari, DICATECh
337) Marco Mannino, Politecnico di Bari, architetto
338) Sebastiano Sarti, architetto libero professionista
339) Federica Cotecchia, Politecnico di Bari, ingegnere
338) Daniela Frisullo, Politecnico di Bari (dottoranda), funzionaria Regione Puglia
339) Francesca Santaloia, CNR-IRPI
340) Maria Francesca Sabbà, Politecnico di Bari, ricercatrice
341) Giacomo Pisani, Euricse, ricercatore
342) Maria Cristina Leardini, co-founder SharryLand
343) Luigi Alberton, founder SharryLand
344) Maria Anna Ilardi
345) Emanuele Gizzi, Accademia di belle Arti di Palermo, docente
346) Angelo Radica, presidente Associazione di Comuni “Borghi Ospitali”
347) Paolo Chiaramonti, operatore terzo settore
348) Antonio Massari, presidente Associazione Learning Cities Impresa Sociale
Ponzio Michele
9 Luglio, 2025 at 12:04Dalla parte delle piccole isole in via di evaporazione sono dalla vostra parte. Dalle fragili Egadi inconsapevoli della loro scomparsa.
MARIA ANGELA PRESTA
9 Luglio, 2025 at 12:06Le Aree Interne: solo gli stolti non ne percepiscono le potenzialità se adeguatamente sostenuti!
Funzionario Politiche di Coesione- presso Ente Locale
Marinella Vitale
9 Luglio, 2025 at 12:52Ritengo contrario ai principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione che possano esserci cittadini italiani che vedranno morire i loro paesi che il governo non solo non sostiene con strutture necessarie come ospedali, scuole, centri sportivi e culturali, ma decide a tavolino che devono morire
Antonella Iammarino
9 Luglio, 2025 at 15:58Antropologia e giornalista credo nella forza delle piccole comunità, capaci di puntare, ma con occhi nuovi, su percorsi di sviluppo che possono invertire o comunque mantenere il trend.
Nicola Marrone già Sindaco di Castelbottaccio (CB)
9 Luglio, 2025 at 21:13Le piccole comunità sono una risorsa importante che possono indicare un nuovo modello di sviluppo
Munno Caterina
9 Luglio, 2025 at 22:06Una scelta del genere produrrà innanzitutto la perdita delle tradizioni, la perdita del patrimonio naturalistico e culturale e non per ultimo andremo incontro ad un dissesto idrogeologico. Bisogna invece investire ancora di più per favorire la nascita di microimprese proprio nelle aree interne le quali hanno già risorse naturalistiche che ben si prestano allo sviluppo di un territorio come ad esempio il mondo dell’agricoltura ma anche le nuove energie rinnovabili.
Antonio Montesanti
10 Luglio, 2025 at 08:40Aderisco convintamente all’appello, sperando che si attui finalmente un percorso “condiviso e rivitalizzante” per tutti i comuni sotto i 9000 abitanti.
Antonio Montesanti
Ceramista
Argia Morcavallo
10 Luglio, 2025 at 09:15Di questo passo scompariranno anche i piccoli centri storici che sono stati abbandonati dalle istituzioni e privati dei servizi essenziali, poste, banca, ecc. Come sta succedendo a Cosenza.
Flaviano Lavia
10 Luglio, 2025 at 12:58Un epoca in cui accade esattamente l’opposto di quello che dovrebbe essere.
TINA DEPALMA
10 Luglio, 2025 at 14:51Sono una ripopolatrice convinta di un piccolo borgo quasi completamente abbandonato. Spero che in molti facciano questa stessa mia scelta e che le istituzioni comprendano l’importanza di mantenere i luoghi vivi e vitali, con progetti atti al benessere di chi decide di vivere in un mondo più autentico e solidale.
Maurizio Geri
10 Luglio, 2025 at 16:01La bellezza dell Italia sta proprio nella varietà culturale custodita nei piccoli comuni, se non capiscono questo direi che non sono italiani.
Luigi Scognamiglio
10 Luglio, 2025 at 16:40Le Aree Interne sono Scrigni di Biodiversità da salvaguardare, riscoprire, valorizzare
Carmela De Marco
10 Luglio, 2025 at 18:31La sconfitta è della politica, non dei piccoli paesi. Questo accompagnamento alla loro morte è semplicemente la soluzione di semplici incompetenti. Frase offensiva verso chi nelle aree interne, lotta, si sacrifica, lavora. Perché? Perché ancora non ha perso di vista, come ha fatto la società globalizzata il senso delle radici, dall’appartenenza e il senso di comunità.
Teresa Alvaro
11 Luglio, 2025 at 15:05Con questo disegno di legge si calpesta l identità di centinaia di borghi che costituiscono il fiore all’occhiello dell’Italia da Nord a Sud! Solo la valorizzazione dei piccoli borghi può innescare meccanismi virtuosi per migliorare la qualità della vita delle comunità e dei nuovi ‘residenti’. E’ certamente un operazione complessa dove i risultati si possono vedere in tempi lunghi, al contrario di tutte le politiche di sviluppo rivolte essenzialmente all’ accrescimento economico esponenziale, al tutto e subito, ad un’economia che pensa solo al profitto! Questa legge calpesta la nostra identità e tutto ciò che enti locali, professionisti, intellettuali, Università, Comunità Europea Fai Enti Associazioni eccetera eccetera…stanno investendo da anni ed anni con competenza e risorse è un paradosso!
Franco Pacini
13 Luglio, 2025 at 21:34Certo che porre attenzione solo sulle parti della società già ricche, tecnologicamente all’avanguardia, dove non ci sono problemi, è da grandi governanti, insomma, si può stare tranquilli. Veramente complimenti.
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16 Luglio, 2025 at 09:41Prof.ssa Rossella Del Prete, Presidente Kinetès-Arte.Cultura.Ricerca.Impresa.
17 Luglio, 2025 at 21:26Un altro assurdo paradosso italiano….prima si costruisce la SNAI, poi il bando Borghi, fiumi di finanziamenti a sostegno delle aree marginali….gestiti in maniera assai discutibile….poi si decide di accompagnarne il declino…semmai finanziando anche questo….