UCRAINA, J. SACHS: “IL MODO PER FINIRE LA GUERRA RIMANE UNO SOLO: RINUNCIA ALLA NATO” da IL FATTO
Ucraina, Jeffrey Sachs: “Il modo per finire la guerra rimane uno solo: rinuncia alla Nato”
Salvatore Cannavò 23 Ottobre 2025
“I politici europei si sono ridotti ad agenti delle proprie industrie degli armamenti”
Jeffrey Sachs, economista della Columbia University, voce internazionale ormai ascoltata in diversi ambienti e molto apprezzato in Vaticano, guarda agli andirivieni quotidiani sulla possibile pace in Ucraina con un occhio disincantato. Ritiene, come ha affermato in molti suoi scritti, che fino a quando non si prenderà di petto il nodo politico della guerra, l’espansionismo a Est della Nato, non se ne verrà fuori. E come ribadito già altre volte anche sul Fatto non ripone grandi speranze su Donald Trump.
Volodymyr Zelensky ha affermato che congelare la linea del conflitto sulle attuali postazioni costituirebbe un “buon inizio” per dare avvio ai negoziati di pace: cosa ne pensa di questa posizione che la Russia continua invece a rifiutare?
La Russia non fermerà la guerra a meno che non ci sia una vera soluzione politica. E questo anche perché Mosca ha lo slancio e il vantaggio sul campo di battaglia. (ieri hanno conquistato Promin, avanzando poi nel centro cittadino di Pokrovsk, ndr). La posizione di Zelensky non ha un grammo di attitudine al compromesso politico. Insiste sull’adesione dell’Ucraina alla Nato, sulla restituzione di tutti i territori, compresa la Crimea, e persino sul pagamento di risarcimenti da parte della Russia. Ma perché la Russia dovrebbe accettare un cessate il fuoco con Zelensky a queste condizioni? Non credo proprio che possa farlo e quindi la situazione è bloccata.
Putin e Trump hanno deciso di sospendere il possibile incontro a Budapest: pensa che si tratti di una sospensione temporanea o di un rinvio che avrà carattere permanente? Insomma, alla fine Putin e Trump riusciranno a concludere un accordo?
Il problema è che Trump, come Zelensky, evita la politica reale. Vuole che i combattimenti cessino senza ammettere chiaramente che servirebbe dichiarare la fine della strategia di allargamento della Nato e stabilire una neutralità dell’Ucraina, e senza fare altre concessioni alle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza.
L’Unione europea non vuole questo accordo: qual è il vero obiettivo dell’Ue?
I politici europei – in particolare Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz – sono semplicemente dei guerrafondai. Sospetto ormai che siano semplicemente degli agenti della propria industria degli armamenti. E, in ogni caso, sono profondamente detestati e diffidati dai propri cittadini. Sono politici falliti. L’opinione pubblica non vuole altre guerre.
Siamo dunque sempre lì, all’importanza del complesso militare-industriale?
Esattamente: la guerra in Ucraina è un progetto a lungo termine del complesso militare-industriale (Mic) statunitense ed europeo che risale a più di 30 anni fa, quando fu concordato il progetto di allargamento della Nato. Il Mic ha commesso un grave errore di calcolo, credendo che la Russia avrebbe ceduto da tempo alle pressioni, alle sanzioni e alle armi occidentali. Nonostante tutti gli errori e i calcoli sbagliati del Mic, esso sta guadagnando molto dalla guerra e sta testando i suoi nuovi sistemi d’arma. In breve, vuole che la guerra continui.
Qual è invece il vero obiettivo di Donald Trump con la Russia? Vuole un rapporto di pace con Putin o no? E che tipo di rapporto?
Trump vuole solo che la guerra finisca e poi ricevere tutti i riconoscimenti pubblici che ne possono derivare (compreso il Premio Nobel per la Pace), ma non vuole fare nulla di veramente definitivo, come ad esempio ammettere la fine dell’allargamento della Nato. Vuole la pace senza politica. È debole, ignorante in materia di storia e pigro.
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