Piero Bevilacqua | Sul confine
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
Cultura, Saperi, Università, Dialogo
3084
post-template-default,single,single-post,postid-3084,single-format-standard,stockholm-core-2.4,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-9.6,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_menu_,wpb-js-composer js-comp-ver-6.13.0,vc_responsive

Piero Bevilacqua | Sul confine

Segnaliamo l’uscita del libro di Piero Bevilacqua, Sul confine (Castelvecchi, 2018). Dalla quarta di copertina:

Il confine che dà il titolo a questa raccolta di racconti è la linea, incerta, che separa il mondo reale da quello immaginario, che squaderna paesaggi impensati. A volte lo scenario a cui si accede ha la fisionomia dell’incubo. Come nel racconto che apre il libro, Fogli di carta, metafora della condizione umana odierna, dell’individuo schiacciato e alla fine vinto sotto il peso della sovrabbondanza, dell’eccesso, della dismisura delle cose sulla semplicità della vita. Oppure come ne La lunga marcia, che deforma sino al grottesco l’asservimento di massa ai riti nichilistici del consumismo, facendolo assurgere a raffigurazione di un finale apocalittico della nostra storia. Altre volte il mondo surreale schiude orizzonti di liberazione, come ne Il collezionista. O fornisce all’autore, come ne Il padre bambino, la possibilità di ricostruire in chiave epica, sul filo della memoria, un’intima vicenda biografica.

No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.