Insegnamento: lavoro nobile (o mobile?)
Il pendolarismo accomuna molte vite di docenti scolastici e universitari:
«Il piano straordinario di assunzioni [nella scuola, non nell’università…] ha mandato in frantumi proprio quel dispositivo che rendeva l’impiego come insegnante così attrattivo per molte donne meridionali: la possibilità di conciliare lavoro e famiglia, carriera professionale e tempi di sviluppo del nucleo familiare, anche nel caso in cui fosse stata necessaria una mobilità territoriale. A questi insegnanti sono stati imposti i tempi della mobilità geografica rendendo di fatto impossibile conciliare questa transizione con le necessità familiari (la crescita dei figli, il mutuo della casa, l’assistenza a genitori anziani…), senza possibilità concreta di tempi brevi.»
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