APPELLO DI 200 DOCENTI DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA: ” BASTA RAPPORTI CON THALES E TECHNION” da IL FATTO
Appello di 300 docenti dell’Università di Bologna: «Basta rapporti con Thales e Technion»
LA PETIZIONE. All’ateneo si chiede l’interruzione dei rapporti con l’azienda e l’istituto universitario israeliano, sulla base del ruolo che svolgono nell’offensiva militare contro Gaza
*** 16/06/2024
In data 19 marzo 2024, un gruppo composito formato da rappresentanze studentesche, docenti e personale amministrativo presentava al Senato Accademico dell’Università di Bologna una formale interrogazione di due diligence nella quale si chiedeva alla governance di Ateneo di autotutelarsi rendendo pubblico lo stato delle proprie collaborazioni e partnership con realtà del complesso militare industriale, in particolare in relazione alla condotta di Israele a Gaza dall’ottobre 2023.
Sulla base
– del diritto umanitario internazionale che obbliga imprese e singoli amministratori ad astenersi da ogni forma di sostegno, diretto, indiretto ed anche non intenzionale, alla violazione dei diritti umani[1];
– dei Principi Guida dell’ONU che richiedono che le imprese evitino di causare impatti negativi sui diritti umani o di contribuire agli stessi attraverso le proprie attività, di intervenire quando essi si verifichino e prevenire o mitigare tali impatti sui diritti umani anche se esse non vi abbiano contribuito;
– dell’indicazione di dotarsi di politiche per adempiere alle proprie responsabilità di rispettare i diritti umani, specie durante le situazioni di conflitto armato, avviando processi di due diligence e ulteriori procedure che permettano di identificare, prevenire e rimediare a qualsiasi impatto negativo sui diritti umani da esse causato o al quale possono contribuire[2];
– delle recenti prese di posizione dei più alti organi preposti alla valutazione delle violazioni del diritto internazionale umanitario e di crimini di guerra, tra cui la Corte Internazionale di Giustizia, che ha intimato a Israele un immediato cessate il fuoco (24 maggio 2024), e il procuratore della Corte Penale Internazionale che ha chiesto ai giudici di emettere dei mandati di cattura per il Primo Ministro israeliano e il Ministro della difesa, così come per alcuni esponenti di Hamas (20 maggio 2024), nonché di altri vari pronunciamenti della comunità internazionale[3] che ritengono Israele responsabile di genocidio.
Stante il fatto che:
– il crimine di genocidio è uno dei più gravi per il diritto internazionale. Gli Stati firmatari della Convenzione internazionale per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 sono obbligati a fare ciò che è in loro potere per prevenire tale crimine. Il mancato rispetto di questo principio può configurare reati di complicità;
– si profila la necessità di un maggiore livello di attenzione da parte dell’Ateneo circa le implicazioni etiche delle proprie partnerships, al fine di evitare qualsiasi possibilità di complicità con enti ed aziende coinvolte nella violazione dei diritti umani della popolazione palestinese e nella potenziale condotta genocidaria dello Stato di Israele.
Riteniamo importante, in questo scenario, esporre alcune palesi criticità circa lo stato della cooperazione scientifico-tecnica portata avanti da diverse strutture dell’Ateneo con istituti universitari israeliani e con aziende che si profilano altamente problematiche, poiché direttamente connesse con i crimini di guerra che l’esercito e lo Stato israeliano stanno commettendo nella striscia di Gaza, secondo la Corte Internazionale di Giustizia.
Il nostro Ateneo ha all’attivo numerosi progetti di ricerca che vedono tra i partners l’azienda Thales ed il centro di ricerca isrealiano Technion, due istituzioni al centro del complesso militare/industriale con forti e dirette connessioni nella violazione dei diritti umani dei palestinesi a Gaza e nei crimini descritti dalla Corte Internazionale di Giustizia.[4]
Il Gruppo Thales
Controllato dal governo francese e partecipato dall’impresa bellica Dassault è l’undicesimo produttore di armi globale, il quarto in Europa, con proventi legati alla vendita di armi per circa 8 miliardi di euro nel 2023.
Thales opera in tre segmenti di mercato:
– Tecnologie aerospaziali;
– Tecnologie di difesa e sicurezza, in particolare, sistemi sensoriali, tra cui radar e sonar; sensori di target aerei; sistemi di comunicazione radio tattica; sistemi di comando e controllo; veicoli blindati; sistemi navali; missili; e droni.
– Tecnologie di identificazione biometrica e di identità digitale.
Concentrandoci soprattutto su Gaza mostreremo come molte tecnologie di difesa e sicurezza sviluppate da Thales, responsabili della metà dei profitti totali della società, vengono utilizzate in vari conflitti globali.
Nel Regno Unito Thales produce il drone spia Watchkeeper con una joint venture con la compagnia israeliana Elbit Systems, che ne controlla il 51% delle azioni[5].Fin dal 2004 il Watchkeeper e’ stato utilizzato dall’esercito Britannico nei conflitti in Afghanistan ed Iraq. Dal 2020 UK Border Control utilizza Watchkeeper per monitorare i flussi migratori ‘illegali’ nella Manica; Frontex lo usa per monitorare i flussi migratori alle frontiere in Portogallo e Olanda.
Con Elbit System, Thales produce il killer drone Hermes 450, utilizzato dall’esercito israeliano contro la popolazione civile e responsabile della strage dei sette volontari della World Kitchen il 3 Aprile 2024. La partnership Thales-Elbit System, tramite la sussidiaria UAV Tactical System, produce anche l’ultima generazione di droni killer Orbiter utilizzati dall’esercito israeliano nella West Bank sin dal 2008, ed ora a Gaza. Nella fabbrica di Belfast, Thales produce i missili di terra Lightweight Modular Missiles (LMM) ed il super missile anti-tank NLAW, in joint venture con il Gruppo automobilistico svedese Saab, venduti, sin dal 2022, ai governi ucraino ed israeliano[6].
In Francia, Thales produce sistemi elettronici per l’aereo Dassault Rafel jet, l’ultimissima generazione di aereo ‘polifunzionale’ utilizzato dall’esercito israeliano che combina deterrenza, supporto missilistico ed offensiva nucleare. Sviluppando la stessa filiera tecnologica, il gruppo Dassault ha una joint venture con l’azienda israeliana Rafael Advanced System per produrre i missili da terra Spike utilizzati nella guerra in Libano nel 1982 e nel 2006, e nel conflitto a Gaza sin dal 2014. Sempre in Francia Thales e Dassault producono il sistema di warfare integrato e di Advanced Missile Warning SPECTRA, utilizzato dal governo ucraino e nell’industria aerospaziale israeliana.
Thales Australia, oltre a produrre il carro armato Bushmaster, utilizzato dal governo ucraino, è in partnership con la ditta israeliana Plasan, uno dei più grossi produttori di armi del mondo, esportatore globale di soluzioni belliche, e fornitore tra gli altri dell’esercito olandese, greco e del Regno Unito.
Inoltre, attraverso la divisione di identità digitale e cybersecurity, Thales fornisce servizi di riconoscimento facciale, di mappatura di identità digitale remota e cloud-based, oltre che di gestione dei dati biometrici a Frontex. Thales gestisce per il governo francese le operazioni di cyber sicurezza nel porto di Calais e, per il governo israeliano, quelle di ‘border control’ nella West Bank. Insieme ad Airbus e Leonardo, Thales è infine responsabile della militarizzazione di molte frontiere a livello globale e della creazione di Border Walls in Europa[7].
Technion (Israel Institute of Technology)
Technion è da decenni un centro di ricerca scientifica e tecnologica inscindibilmente legato all’apparato militare israeliano e all’occupazione dei territori palestinesi.
Il Technion è un’istituzione cruciale per lo sviluppo delle tecnologie utilizzate dall’esercito israeliano (IDF) contro i palestinesi in azioni regolari e diffuse di sorveglianza, furto di terreni, sfratti ingiustificati, restrizioni alla libertà di movimento e repressione violenta. Essendo l’università leader in ambito scientifico e tecnologico in Israele (che, ricordiamo, è il più importante esportatore mondiale di droni), Technion è stata centrale nello sviluppo della tecnologia UAV (unmanned aerial vehicle/drone) per veicoli aerei militari senza pilota e droni fantasma come il “drone Stealth”, che può volare fino a 1.850 miglia e sganciare bombe da 500 kg tramite controllo remoto. Technion ha anche innovato le capacità di controllo remoto per il bulldozer corazzato Caterpillar D-9, uno strumento utilizzato nella continua distruzione delle case palestinesi: oltre 27.000 case sono state distrutte dal 1967 senza contare la distruzione totale di Gaza negli ultimi mesi.
Technion, inoltre, collabora strettamente con Rafael, l’azienda governativa israeliana che progetta sistemi d’arma avanzati[8] e con Elbit, menzionata sopra in relazione alla partnership con Thales.
Rafael, IAI ed Elbit Systems sono aziende leader nel settore militare ed esportatori di tecnologie di guerra. Elbit è leader nel design e produzione di droni, mentre Rafael e IAI nel design e produzione di sistemi missilistici. Droni prodotti da Elbit e IAI contenenti missili prodotti da Rafael sono stati utilizzati nelle offensive contro i palestinesi della striscia di Gaza nel 2008-9, nel 2012, e nel 2014. I display systems sui velivoli militari come i jet F16 e gli elicotteri Apache che permettono ai piloti di lanciare missili muovendo la testa, sono stati utilizzati per bombardare i palestinesi a Gaza dal 2008 fino al 2021. In tutte queste offensive il UN Human Rights Council e altre organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno accusato Israele di avere commesso crimini di guerra. Nell’offensiva in corso Elbit Systems fornisce UAVs, artiglieria, munizioni e sistemi di guerra elettronica, Thales produce il Watchkeeper drone. Rafael è invece responsabile del progetto Storm Clouds definito come “a significant breakthrough in upgrading the IAF’s capabilities and is a significant force multiplier.” [9] [una svolta significativa nel potenziamento delle capacità dell’IAF ed un significativo moltiplicatore di forza].
Insieme ad Elbit, Technion ha creato all’interno della Facoltà di Ingegneria tecnologie per scopi militari. Con il supporto diretto e indiretto di Technion, Elbit ha costruito il muro di separazione tra Israele e Palestina dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia già nel 2004. In collaborazione con Rafael, studenti e docenti di Technion hanno realizzato ricerche e ideato i missili ‘Ramtech’, oltre a vari altri velivoli utilizzati per la repressione e uccisione di civili palestinesi, così come i carri armati Merkava-4.
I legami tra Technion ed il complesso militare e industriale sono così forti che Technion ha creato diversi programmi di studio indirizzati specificamente a corpi militari. Un esempio è Alonim, un programma di studio accelerato in ‘data science’ a seguito del quale si può essere incorporati in progetti R&D (Research and Development) negli apparati militari e di sicurezza. Un altro programma per militari, Brakim, (BS to Msc program), pensato per training con finalità di impiego nel settore militare/ industriale, è stato realizzato in partnership con Ben-Gurion University. D’altra parte, come ha dichiarato il chairman di Elbit system Michael Federman: “Technion is woven into Elbit’s DNA”[10].
Il Dipartimento di ingegneria aerospaziale del Technion è stato sviluppato in sinergia con le industrie militari israeliane, con le quali continua ad avere strette collaborazioni. Tra gli altri, si segnalano diversi progetti finanziati da quest’ultimo e da Rafael con lo scopo di avanzare la ricerca per la produzione di tecnologie sempre più sofisticate per droni e missili.
Nel 2021 Technion ha stipulato un accordo con Elbit, Rafael e Lockheed Martin per lo studio di nuovi software. Technion, così come altre università israeliane, collabora con il MAFAT (Israel’s Administration for the Development of Weapons and Technological Infrastructure), il direttorato per la Ricerca e Sviluppo del Ministero della Difesa israeliano. In Israele, vi è inoltre una ulteriore forma di compenetrazione tra apparato militare ed accademico, dato che molti generali ormai prossimi alla fine delle loro carriere nell’apparato militare diventano sovente docenti nelle istituzioni accademiche israeliane.
Alla luce di quanto fin qui delineato, è evidente che continuare a collaborare con istituzioni il cui ruolo nei crimini contro l’umanità e nel genocidio nei territori occupati palestinesi è così chiaro e lineare rischia seriamente di vedere il nostro Ateneo divenire complice, tramite atti positivi e omissivi di violazioni della convenzione internazionale contro il genocidio di cui l’Italia è firmataria.
Collaborazioni con università e aziende direttamente coinvolte nel genocidio in corso risultano inoltre inaccettabili alla luce della distruzione di tutte le università di Gaza e di 371 scuole, con l’uccisione di centinaia tra docenti, studenti e professori universitari, una violenza sistematica descritta come ‘scolasticidio’ da esperti di diritto internazionale[11].
Sulla base di quanto fino qui descritto, e ulteriormente motivati dalla richiesta formulata il 29 maggio da 50 esperti delle Nazioni Unite di intraprendere un’azione internazionale di sanzione ed embargo a seguito dell’ennesimo attacco a civili palestinesi a Tel el Sultan, (Rafah), in una zona dichiarata sicura dall’esercito israeliano dove hanno perso la vita, arsi vivi, decine di sfollati, per lo più donne e bambini,
CHIEDIAMO che il nostro Ateneo si impegni a:
– sospendere tutte le collaborazioni che l’Ateneo di Bologna ha con soggetti commerciali, industriali e di ricerca legati all’industria bellica israeliana, a partire, con priorità immediata, dal gruppo Thales e dal Technion. Come evidenziato dalla risoluzione della Corte Internazionale di Giustizia, questi legami possono configurare una complicità col crimine di genocidio;
– non rinnovare accordi con università israeliane che risultano complici nella violazione dei diritti umani dei palestinesi fino a quando il governo israeliano non rispetterà il diritto internazionale;
– creare un Osservatorio Etico come strumento essenziale per il monitoraggio e la valutazione sistematica e continuativa nel tempo di tutte le relazioni (sia già in essere che future) che l’Ateneo intrattiene con imprese che fanno parte del complesso militare/industriale/energetico, tanto nel campo della ricerca quanto nella sua normale gestione operativa e nei rapporti istituzionali, indipendentemente dagli stati coinvolti.
Bologna, 4 giugno 2024
[2]https://www.ohchr.org/sites/default/files/documents/publications/guidingprinciplesbusinesshr_en.pdf
[4]https://www.icj-cij.org/sites/default/files/case-related/192/192-20240126-ord-01-00-en.pdf
[5]Watchkeeper
[7]https://www.tni.org/files/publication-downloads/business_of_building_walls_-_full_report.pdf
[10]https://hayadan.com/elbit-donate-laboratory-to-the-technion-1606085
[11]https://www.ohchr.org/en/press-releases/2024/04/un-experts-deeply-concerned-over-scholasticide-gaza
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Primi firmatari:
Marco Alberio, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Giulia Allegrini, Dipartimento delle Arti
Annarita Angelini, Dipartimento delle Arti
Pier Giorgio Ardeni, Dipartimento di Scienze Economiche
Silvia Bagni, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Raffaella Baritono, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Matteo Battistini, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Francesco Bellucci, Dipartimento delle Arti
Maurizio Bergamaschi, Dipartimento di Sociologia e Diritto
dell’Economia
Francesca Biancani, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Consuelo Bianchelli, Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Paulus Albertus Blokker, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Alessandra Bonazzi, Dipartimento delle Arti
Alessandra Bonoli, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali
Vando Borghi, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Caterina Bori, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Federico Chicchi, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Giulia Cimini, Dipartimento di Scienze Politiche e Social
Giovanna Cosenza, Dipartimento delle Arti
Monica Dall’Asta, Dipartimento delle Arti
Filippo Del Lucchese (FILO)
Alessia Di Eugenio, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Daniele Donati, Dipartimento delle Arti
Antonio Fiori, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Emanuele Frixa, Dipartimento delle Arti
Annalisa Furia, Dipartimento di Beni Culturali
Mauro Gatti, Dipartimento di Scienze Giuridiche
Paolo Gaibazzi, Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Rossella Ghigi, Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Elena Giacomelli, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Barbara Giullari, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Camilla Ioli, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Giuliana Laschi, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Vincenzo Lavenia, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Renata Lizzi, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Roberta Lorenzetti, Dipartimento delle Arti
Alice Mattoni, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Antonio Francesco Maturo, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Sandro Mezzadra, Dipartimento delle Arti
Massimiliano Mollona, Dipartimento delle Arti
Melissa Moralli, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Veronica Moretti, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Pierluigi Musaro’, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economi
Sara Pennellini, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali
Giorgia Perletta, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Ines Peta, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Lorenzo Pezzani, Dipartimento delle Arti
Ilaria Pitti, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Maurilio Pirone, Dipartimento delle arti
Francesco Privitera, Dipartimeno di scienze politiche e sociali
Timothy Raeymaekers, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Maurizio Ricciardi, Dipartimento delle Arti
Bruno Riccio, Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Angela Romano, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Toni Rovatti, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Paola Rudan, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Paulina Sabugal Paz, Dipartimento delle Arti
Ruba Salih, Dipartimento delle Arti
Federica Santangelo, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Monica Sassatelli, Dipartimento delle Arti
Roberta Sassatelli, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Sadra Sicurella, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Ester Sigillo’, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Ines Tolic, Dipartimento delle Arti
Arianna Tassinari, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Giorgio Tassinari, Dipartimento di Scienze Statistiche “Paolo Fortunati”
Martina Tazzioli, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Dario Tuorto, Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”
Firmatari
Giulia Aiello, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture
Moderne
Alessandro Albana, Area Innovazione
Giorgia Albertin, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Eleonora Alesiani, Dipartimento DEI
Antonio Alia – Apap
Stefano Andreoni, Dipartimento di Psicologia
Teresa Artese, Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà
Ettore Asoni, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Alessandra Atzeni – Disci
Veronica Bagaglini, Dipartimento di filologia classica e italianistica
Costanza Baldoni, APOS
Raffaella Bagnano – ARIC
Fabiola Balestrieri, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Beatrice Balzola
Michele Barbolini ASES
Sandro Bellassai, Dipartimento interpretazione e traduzione
Rebecca Bentes Saldanha Pereira
Margherita Bernardi APPC
Elisabetta Bertacchini (DiSCi)
Filippo Bigi – SSRD
Nicola Biasio, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Daniele Bonazza, CESIA
Emma Boncompagni, Cesia
Simone Bonetti, CeSIA
Carmen Bramato
Sergio Brasini (Dipartimento di Scienze Statistiche)
Eva Brugnettini, SAM
Sonia Campese, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Erika Carnevale, DISTAL
Lucia Carrano, Dipartimento di Storia Culture e Civiltà
Aurelio Castro, Dipartimento di Scienze dell’Educazione G.M. Bertin
Elena Cavassa, AFORM
Angelo Castellani, Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia
Claudia Celenza, Salsir
Cristina Chiavari, Dipartimento Beni Culturali
Antonella Cirigliano, CESIA
Giada Coleandro, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Giovanni Consigli – ASES
Martina Consoloni, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Margherita Conti, Campus di Cesena
Giulia Crippa Dipartimento di Beni Culturali Unibo
Cecilia Cruccolini, APOS (Area del personale)
Giuseppe Curcio, funzionario UNIBO (in comando c/o altro ente)
Alessandra Da Fre AFORM
Rossana D’Amico – SSRD
Amilcare D’Andrea, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Chiara Davino, Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia
Lara De Lena, CFI
Clara Della Valle, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Nike Del Quercio, FICLIT
Martina D‘Emidio AFORM
Andrea Di Leo, Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia
Walter Di Valerio, Cesia
Emmanuel Di Tommaso, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Filippo Domenicucci – Campus di Cesena
Kamelia Sofia El Ghaddar, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Giulia Evolvi, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Chiara Fabiani, Ases
Luca Fabris, Dipartimento di Scienze dell’educazione
Sandra Faini, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Sarah Ndjo Fernandes, Area Innovazione
Daniel Finch-Race, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Antonella Fiorenza DEI
Diana Fistican, Dipartimento di Scienze Economiche
Giuseppina Florio AFORM
Francesca Fortarezza, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Stefano, Francaviglia, Dipartimento di Matematica
Mirca Franchi, AFORM
Chiara Galvani – SAM
Maria Gaudenzi, SAM
Gaia Ghirardi, Dipartimento di Scienze Statistiche
Francesca Giovannoni, Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione, DEI
Lucia Giagnolini, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Danila Giaquinta, Biblioteca giuridica Antonio Cicu
Jolanda Gigli, ARPAC-Area Patrimonio Culturale
Margherita Giorgi
Luca Giuliana, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari
Carlo Golini, Dipartimento di Fisica e Astronomia
Valentina Graziosi, Dipartimento di psicologia
Filippo Gregori, Dipartimento di storia culture civiltà
Ivan Heibi, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Enrica Iemmi, Dipartimento delle Arti
Gennaro Imbriano, Dipartimento delle Arti
Roberto Impicciatore, Dipartimento di Scienze Statistiche
Alessandra Iosi – ACCE
Gea Carla Giovanna Iovino- Cesia
Giuseppe Izzo (FICLIT – Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica)
Mohsen Khoddami, Department of Psychology
Anna Khorlachenkov – Dipartimento di Storia Culture e Civiltà
Johannes Kurzeder, Dipartimento LiLeC
Maria Cristina Labanti Biblioteca Biomedica ARPAC – Settore Biblioteca di Medicina
Monia Lambertucci, DISCI
Chiara Lanzoni FICLIT
Rosamaria Laruccia, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Francesca Lazzaretti, Dipartimento dell’Ingegneria Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” (DEI)
Francesca Leorato Boschi FICLIT
Marco Locci – Aform
Alice Lomonaco, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Carla Longobardi, Dipartimento di Psicologia
Pasquale Loquace (SAM-Terza Missione)
Liliana Losi, CLA
Matteo Lupoli, Università di Bologna, assegnista di ricerca, Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia
Laura Luppi – AFORM
Marco Luppi, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
Francesca Magrefi (Dipartimento di filologia classica e italianistica)
Alessandra Maltoni, arpac
Sabrina Mambelli, Biblioteca R. Ruffilli, Campus di Forlì
Roberto Mandrioli, Dipartimento di Scienze per la Qualità della
Vita (QuVi)
Vasiliki Makrygianni, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Irina Marchesini, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Marina Marchesini, ACCE
Arianna Marchini, Dipartimento di Chimica
Angela Marino, AFORM
Annaclaudia Martini, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Beatrice Masi, LILEC
Martina Masi, ARIN
Maria Francesca Mazzeo , Dipartimento DEI
Marco Meliti, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Donata Meneghelli, dipartimento FicLit
Mattia Mercuriali, CeSIA
Rosalia Miceli – ARPAC
Gian Piero Mignoli APPC
Saverio Minardi, Dipartimento di Scienze Statistiche
Andrea Miraglia, Area del Patrimonio
Maddalena Modesti, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica (FICLIT)
Sara Mongiorgi Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
Roberta Napoletano, Biblioteca Universitaria di Bologna
Francesca Nardi, FICLIT Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Francesco Naso, Settore PNRR
Giorgio Giovanni Negroni, Dipartimento di Scienze Economiche
Benedetta Neri, dipartimento di scienze politiche
Sara Obbiso, Università di Bologna
Davide Obili, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica
Davide Olori, Dipartimento di Architettura
Ester Orsini Dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie
Alessandro Oro, Dipartimento di Scienze dell’Educazione
“G.M. Bertin”
Saverio Ottaviano, Dipartimento di Ingegneria Industriale
Nadia Pagani, Centro Linguistico
Barbara Pancaldi, Sam
Arianna Pastorini, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Rita Patregnani – ACCE
Arianna Pasqualini, Research Manager SDE
Stefania Peca, Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia
Natascia Pecorari – Dip. Storia Culture Civiltà
Elena Petrini, Settore PNRR-SSRD
Stefano Piana
Federico Picerni, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture
Moderne
Olga Pignatelli, ARPAC Settore Biblioteca Umanistica Raimondi
Virginio Pilò – dicam
Chiara Pilotto, Dipartimento di Scienze dell’educazione “G.M.
Bertin”
Luigi Emilio Pischedda (FILO)
Ivan Poli, DISCI
Clara Pollini, Ateneo di Bologna, Amministrazione Centrale
Cristina Carmen Praticò, SAM
Luisa Prete, Dipartimento di Storia Cultura Civiltà
Francesca Primi, Dipartimento delle Arti
Roberta Priore, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica
Hilary Profeta (Apos)
Riccardo Pronzato, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Matteo Proto, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Federico Pugliese, Cesia
Chiara Puglisi, Dipartimento di Scienze Statistiche
Valeria Raimondi, DISCI
Timothy Raeymaekers – Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Maria Silvia Rapino – Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Andrea Amelio Ravelli, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Silvia Rescigno
Eugenio Ricci, Dipartimento dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”
Chiara Riccioni, Settore PNRR-SSRD
Lucia Rippa – APAT
Riccardo Rivani, SDE
Andrea Rizzi, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Paolo Rizzi (APAT)
Margherita Robecchi, Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà
Marta Rocchi, Dipartimento delle Arti
Alessandro Rota – Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Ambra Russotti, Dipartimento di Filologia classica e Italianistica
Stella Sacchetti, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Dalal Sami (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari)
Ilaria Santoemma, Lilec
Maha Yomn Sbaa
Cristiana Scappini, DISCI Biblioteca
Antonio Schiavulli, AFORM
Andrea Schimmenti, DISI, Patrimonio Culturale nell’Ecosistema Digitale
Caterina Selva, Dipartimento di Architettura
Marco Serra – FICLIT
Stefano Severi, Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione, DEI
Monica Spocchia, Biblioteca Dipartimento Filosofia
Cristina Solidoro, FICLIT
Eleonora Stano, APOS
Angelo Stefanini, Centro Salute Internazionale, DISCI
Pietro Tabarroni, Filologia classica e Italianistica
Tareq Tamimi
Federica Tarabusi, Dipartimento di Scienze dell’educazione “G.M. Bertin”
Letizia Tavolo, SAM
Irene Tommasi, ARIN
Alessia Tortolini, Scienze Politiche e Sociali
Cinzia Toscano – CESIA
Francesca Tosi, Dipartimento di Scienze Statistiche “Paolo
Fortunati”
Simone Tuzza, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Davide Ugolini, DISTAL
Simone Vagnoni, CIRSFID – ALMA AI
Virna Veggetti Dip. FICLIT
Elvira Venezia, Ases
Annamaria Ventura, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Silvia Verri
Lorenzo Vianelli, Dipartimento di Storia Culture Civiltà
Emilio Vivarelli – AFORM
Sarah Walker, Dipartimento delle Arti
Sara Zambelli, ACCE
Stefano Zanelli – CESIA
Anna Zani, Biblioteca Umanistica Ezio Raimondi
Andrea Zinzani, Dipartimento Storia Culture e Civiltà
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