La resistibile ascesa dell’Homo œconomicus. Lo sguardo del biologo
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
Cultura, Saperi, Università, Dialogo
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La resistibile ascesa dell’Homo œconomicus. Lo sguardo del biologo

di Marcello BUIATTI

Il dibattito sull’evoluzione ha sempre contrapposto una visione meccanicistica e una visione olistica/complessa della vita. Le differenze tra queste due prospettive sono discusse – a partire da Darwin e Lamarck – e ridefinite alla luce del dibattito contemporaneo, che contrappone una “visione della vita centrata sul DNA” ad un approccio che affronta “sistemi complessi”. L’evoluzione umana è unica, così come la nostra strategia adattiva, perché si fonda sulla capacità di cambiare l’ambiente, anziché essere selezionata in modo passivo dall’ambiente stesso, sulla base del nostro corredo genetico, come accade agli altri animali. Per gli esseri umani, le fonti di variabilità comportamentali e simboliche sono cruciali per le strategie adattive. La visione meccanicistica dell’interazione tra esseri umani e sistemi viventi, tuttavia, ha dominato il processo di industrializzazione con il suo “dogma della crescita infinita”, che ha provocato una grave distruzione della natura e una preoccupante accelerazione del cambiamento climatico… Per continuare a leggere, clicca qui

Il testo qui presentato è la sintesi del saggio: Marcello Buiatti, The resistible ascent of Homo Oeconomicus. A biologist’s view, in Contributi del Centro Linceo Interdisciplinare “Beniamino Segre”, 2013, e costituisce il contributo dell’Autore alla tavola rotonda “Evoluzione e cambiamento economico”, Accademia dei Lincei, 14 Maggio 2012.

 

 

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