Scheda di valutazione
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
Cultura, Saperi, Università, Dialogo
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Scheda di valutazione

di Enzo SCANDURRA –

Docente: Sa, rettore, i miei colleghi protestano perché impiegano il 90% del loro tempo a riempire schede di valutazione, autovalutazione, ecc.

Rettore: capisco, capisco! Ma, in tutta confidenza, vorrei farle una domanda: “Con quel restante 10% del tempo… umh.. cosa ci dovete fare?”

Docente: ma Rettore.. ci sarebbe la ricerca, l’insegnamento

Rettore: già, già, me ne dimenticavo, certo dobbiamo fare anche questo, anche se…..

Docente: Anche se?

Rettore: Beh, insomma forse al giorno d’oggi non è poi così necessario. Vede collega, tanto il lavoro gli studenti laureati non lo trovano lo stesso, dunque meglio che si preparino a riempire schede, non crede?

Docente: ma come Rettore, i nostri obiettivi formativi e la ricerca per far progredire il Paese?

Rettore: già, già, lei mi complica maledettamente il mio lavoro , sa? Stavo preparando uno schedone dove mettere tutti gli indicatori possibili… un lavoro che mi sta facendo impazzire. Ma mi dica, collega, lei che è un docente di matematica, non avrebbe una formula totale con la quale valutare tutto?

Docente: beh! A portata di mano, no, però potremmo creare un Centro dove elaborare il problema

Rettore: si, ma poi io dovrei fare una ulteriore scheda per valutare l’attività del vostro Centro, non crede?

Docente: già, ci vorrebbe Godel per risolvere questa questione

Rettore: e chiamiamolo, ci sono i fondi per i professori visitatori

Docente: Umh, umh, sa rettore, Godel è morto….

Rettore: nessuno me l’ha detto, i miei collaboratori sono sempre distratti, presi dalle schede…ha sofferto molto? Che dice collega, se partecipassi al suo funerale?

Docente: Lasciamo stare e ritorniamo a bomba sulla questione

Rettore: sssst! Non dica questa parola (bomba), sa che l’Isis è dietro la porta pronto a distruggerci?

Docente: ci riesce benissimo la ministra Fedeli anche senza l’Isis.

Rettore: via via collega, non sia pessimista… ecco mi servirebbe una scheda con la quale valutare l’intera persona del docente, dalla sua attività sessuale fino a quella politica

Docente: come? E che c’entra l’attività sessuale e quella politica col nostro lavoro di ricerca

Rettore: su, su, non sia ingenuo, molti fingono di fare attività di ricerca ma spesso sono solo maniaci sessuali o agenti dell’Isis in anonimo

Docente: e lei rettore a quale dei due gruppi appartiene?

Rettore: a nessuno dei due, io mi faccio gli affari miei, partecipo alle cene, conferisco medagliette, firmo pergamene e ogni tanto concedo interviste a riviste femminili.

Docente: dunque ha smesso di fare ricerca?

Rettore: eh, no. Sono mesi che cerco una badante per mia madre, una ricerca che mi sta estenuando. A proposito. Lei, professore, non conosce qualche dottorando che sarebbe disposto a fare il badante? Potrei pagarlo con un assegno di ricerca o inserirlo in qualche Prin. Che ne dice?

 

 

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