INSIEME PER SUPERARE I PROBLEMI DI OGGI E COSTRUIRE LA SOCIETÀ DI DOMANI da OFFICINA DEI SAPERIi
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
Cultura, Saperi, Università, Dialogo
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INSIEME PER SUPERARE I PROBLEMI DI OGGI E COSTRUIRE LA SOCIETÀ DI DOMANI da OFFICINA DEI SAPERIi

Insieme per superare i problemi di oggi e costruire la società di domani

 

Piero Bevilacqua 21/05/2023

Guardiamoci intorno:

nel nostro Paese e su scala globale si moltiplicano guerre, diseguaglianze e ingiustizie. Da un lato ci siamo noi, la stragrande maggioranza, che affronta difficoltà ogni giorno. Dall’altro lato loro, una élite sempre più ricca che si tramanda privilegi mentre sproloquia sul valore del “merito”.

Mentre noi siamo sempre più privati dei servizi pubblici, dei diritti, del tempo libero e della socialità, loro ci impongono ulteriori sacrifici: noi dobbiamo accontentarci di briciole e loro si spartiscono le ingenti risorse che appartengono alla collettività.

Nel frattempo…

la nostra Costituzione, su cui governi e parlamentari giurano, è violata e svuotata in nome della guerra, del revisionismo, della dittatura dei mercati finanziari e dei vincoli di bilancio europei.

La sanità pubblica è smantellata con effetti devastanti sulla salute collettiva. Ne paga le conseguenze soprattutto chi ha un reddito basso e chi vive nel Meridione, nelle aree interne o periferiche.

L’istruzione è divenuta funzionale al mantenimento del sistema economico, rinunciando al proprio ruolo di formazione critica e completa dell’essere umano, e di principale veicolo di promozione sociale. La conoscenza è ridotta a merce, al servizio del profitto.

Il lavoro, precario e sottopagato, rende le nostre vite insicure e prive di futuro.

Riteniamo che serva produrre meglio e non di più e che il lavoro debba essere garantito, sicuro e ben retribuito.

La disoccupazione e l’assenza di prospettive determinano un futuro minaccioso per le nuove generazioni, costrette a emigrare, mentre si fomentano xenofobia e razzismo e si costruiscono muri

– anche letteralmente – verso chi arriva nel nostro Paese per sfuggire a guerre, violenze, povertà, devastazione ambientale, desertificazione, predazione delle risorse naturali, prodotte dal colonialismo vecchio e nuovo. Non singoli episodi, ma una strategia attuata dai Governi UE e NATO. Un migranticidio che è uno dei tanti volti della guerra contro i poveri.

Neoliberismo e guerra aprono la strada a nuovi fascismi e a rigurgiti reazionari che minacciano i diritti acquisiti con fatica. Sul corpo delle donne si scaricano le pulsioni più retrive, figlie di un sistema patriarcale tutt’ora in piedi. I beni comuni e il welfare sono saccheggiati, privatizzati e mercificati sull’altare del profitto.

La biodiversità della Terra e la sopravvivenza delle specie sono minacciate in nome di una logica di consumo illimitato.

L’informazione è monopolizzata, mentre giornalisti come Julian Assange sono rinchiusi, nel silenzio, in galera per aver reso pubblici i crimini dei signori della guerra.

Corruzione e borghesia mafiosa sono sempre più dilaganti e mimetizzate nello Stato e nell’economia.

Per questo abbiamo dato vita a Unione Popolare:

non ci rassegniamo a chi impone riarmo e massacri, a chi prepara nuove guerre, sottraendo risorse alla sanità pubblica, all’istruzione e alla qualità della vita.

Siamo un movimento politico e sociale plurale, nel quale individui, partiti, associazioni, storie e culture differenti confluiscono per costruire l’alternativa popolare al quadro politico esistente.

Pensiamo che i conflitti si risolvano con lo sforzo diplomatico: la NATO va superata per costruire un accordo solidale di pace e di cooperazione mondiale.

Riteniamo che l’Unione Europea vada cambiata, per creare legami con e fra tutti i popoli, partendo dal superamento di trattati, come quello di Maastricht, scritti a vantaggio degli interessi economici dei potenti.

Vogliamo che il Mediterraneo torni a essere un ponte di scambio e incontro, non il mare che, con leggi incostituzionali e respingimenti è stato ridotto a una fossa comune, in cui si criminalizza chi fugge e chi soccorre.

Pensiamo che nessun essere umano debba vivere senza un tetto sulla testa e che la casa sia un diritto fondamentale non negoziabile.

Siamo per un sistema elettorale proporzionale, perché tutti i voti devono essere uguali.

Rifiutiamo l’autonomia differenziata e il presidenzialismo, che minacciano la coesione sociale e la libertà individuale.

Vogliamo attuare una transizione ecologica sistemica, per cui è necessaria una trasformazione radicale del sistema di produzione. Una concreta prospettiva per costruire un futuro sostenibile, per la maggioranza e non per pochi che lucrano su consumo selvaggio, speculazione finanziaria e industria bellica.

Ci battiamo, da sempre, per la democrazia sui posti di lavoro, contro le politiche sindacali concertative, sui territori, nelle lotte sociali, ambientali, civili e democratiche, in tutte le loro forme.

In Italia la parola “sinistra” è ormai associata a chi ha peggiorato le condizioni di lavoro, rendendoci precari, soli e insicuri; a chi ha governato con chiunque, portando avanti politiche devastanti per le classi popolari.

Noi non siamo il centro-sinistra che ha privatizzato ogni servizio, regalando ulteriori risorse a chi già ne aveva troppe e che usa ancora oggi le stesse parole: mercato e austerità.

Non siamo coloro che, ignorando la volontà popolare per la pace, competono con la destra nel ruolo di servitori fedeli all’alleanza euro atlantica, né quelli che, invocando l’ecologismo, progettano grandi opere e devastano il nostro territorio.

Non accettiamo i “mali minori” o il voto utile, principali cause di sfiducia e de-politicizzazione.

Per noi la vita delle persone non si migliora con bonus o piccole riforme.

Le politiche liberiste, attuate da tutte le forze politiche, sono il problema e non la soluzione.

Non vogliamo solo costruire opposizione al governo, ma un polo politico alternativo alle forze e agli schieramenti che si sono avvicendati alla guida del Paese e lottare per una alternativa popolare, che sia sociale, culturale, economica e politica.

Non siamo coloro che osteggiano le destre solo in campagna elettorale, salvo poi applicare le stesse identiche politiche.

Noi non saremo mai quelli…

Siamo coloro per cui un’Italia giusta, felice e verde è possibile e necessaria.

Siamo volti credibili e storie diverse: unisciti a NOI. Aderisci a Unione Popolare!

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