ISRAELE, STRATEGIA FRATRICIDA VS QUELLA DELLA DISTRUZIONE da IL FATTO
Israele, strategia fratricida vs quella della distruzione
ALESSANDRO ORSINI 18 MAGGIO 2024
Gallant chiede a Netanyahu di dichiarare che Israele non governerà la Striscia di Gaza. Per comprendere questo apparente dissidio occorre conoscere la differenza tra la “strategia della distruzione” di Netanyahu e la “strategia fratricida” di Gallant.
Immaginiamo che Israele dia il potere di governare Gaza a un gruppo di palestinesi. Che cosa accadrebbe? Hamas entrerebbe in conflitto con questo contro-gruppo, legittimato e sostenuto da Israele. A questo punto la creazione dello Stato palestinese verrebbe impedita da due strategie in apparenza contrastanti, ma in realtà concomitanti. La strategia della distruzione di Netanyahu consiste nel distruggere tutta la dotazione materiale della striscia di Gaza. Dopo avere distrutto case, scuole, ospedali, moschee e il sistema idroelettrico di Gaza, i palestinesi verranno sospinti verso l’età della pietra. Anziché investire le loro energie e il loro tempo nella lotta per la costruzione di uno Stato sovrano e indipendente, lotteranno per sopravvivere. Dovranno innanzitutto ricostruire le condizioni materiali della loro esistenza giacché uno Stato palestinese senza scuole, case, ospedali, moschee e sistema idroelettrico non può esistere. Questo lavoro di ricostruzione sarà ostacolato dalla guerra fratricida che nel frattempo sarà scoppiata tra Hamas e il gruppo palestinese impiantato da Israele. In sintesi, il fine di Gallant è lo scoppio della guerra civile tra i palestinesi dopo la distruzione di Gaza.
Siccome il colonialismo ha sempre bisogno di essere nobilitato, la cultura razzista di Ben Gvir farà il resto. I razzisti delle democrazie occidentali diranno che i palestinesi sono un popolo malvagio e svogliato: un popolo che, invece di lavorare per costruirsi un futuro economico migliore, pensa soltanto alla guerra. Questo è il pensiero che espresse un colono ebreo in Cisgiordania con il quale polemizzai durante una puntata di È sempre Carta Bianca di Bianca Berlinguer (Rete 4) subito dopo la strage del 7 ottobre 2023. A suo dire, i palestinesi sono poveri per una loro colpa. Il colono sosteneva che l’Occidente avesse dato ai palestinesi tutti i mezzi per prosperare.
In realtà, i palestinesi continuano a vivere nella miseria e nella violenza perché le democrazie occidentali hanno creato un campo di forze oggettive che rende loro impossibile uscire dalla miseria e dalla violenza. La teoria sociologica è fondamentale per capire il mondo. Una delle idee fondamentali di tutti gli indirizzi della teoria sociologica classica e contemporanea è che l’individuo agisce sempre all’interno di un campo di forze indipendenti dalla sua volontà. Se non capiamo che il campo di forze in cui agiscono i palestinesi è plasmato dalle politiche occidentali, non capiremo mai i palestinesi e la loro tragedia. Come ho spiegato nel mio ultimo libro Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali (Paper First), il vero problema dei palestinesi sono le politiche delle democrazie occidentali in Palestina. I palestinesi non muoiono, vengono ammazzati; non si affamano, vengono affamati; non si assetano, vengono assetati. Il regista è l’Occidente guidato dagli Stati Uniti. Biden ha fornito a Israele le armi che hanno raso al suolo Gaza e ucciso 35.000 palestinesi. Anche il governo Meloni e il governo tedesco di Scholz danno armi a Israele. L’Unione europea rifiuta di assumere misure punitive contro Israele. La Corte penale internazionale rifiuta di spiccare un mandato di cattura contro Netanyahu. I palestinesi hanno contro tutto l’Occidente. Quando la strategia della distruzione di Netanyahu non avrà più niente da distruggere, ci penserà la strategia fratricida di Gallant a chiudere la bara.
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